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lunedì 6 giugno 2016

Non è mai troppo tardi per essere “cittadini digitali”

E' vero: non è mai troppo tardi. 

Lo diceva il maestro Manzi molti molti anni fa; mi ricordo che lo vedevo qualche volta in TV ed io ero veramente molto piccola.
All'epoca si trattava di insegnare agli italiani a leggere e scrivere, ma adesso le cose sono cambiate: è necessario insegnare agli italiani ad essere cittadini digitali.

Parlo di quelli che non sono “nativi digitali” come la quasi totalità dei nostri figli; parlo di quelli che non sanno che cosa sia internet, che a malapena riescono a fare qualche chiamata con i cellulari di ultima generazione, che rischiano di essere esclusi dai nuovi servizi digitali e dal mondo.

Insomma parlo degli anziani.

E, quando parlo di anziani, parlo anche della mamma.
In questi ultimi anni più di qualche volta ha detto che le sarebbe piaciuto essere più giovane per poter vivere tutta questa epoca di cambiamenti.
Ed ecco che, nei giorni scorsi, mio fratello si decide a regalarle un tablet.
Avrei pensato ad un atteggiamento di rifiuto, avrei pensato ad una chiusura totale, ma la “vegliarda” riserva ancora qualche sorpresa.
Istruita da mio figlio, proprio ieri è riuscita a mandare tutta da sola il suo primo messaggio via Telegram ed ha sfogliato insieme a me alcune pagine Internet.
Insomma il digitale è sbarcato anche casa sua.

Abbandonerà il giardino a seguito di questa nuova passione, o continuerà a curarlo con grande successo come sta facendo ora? 

Brava mamma! 



 



 

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