Anche
per il 2016, purtroppo, le vacanze, tanto sognate e tanto desiderate,
sono passate. In un lampo.
Con
molto dispiacere, devo dire, perchè sono state giornate bellissime:
il tempo non ci ha mai tradito, le bici, ottimamente preparate da
Cicli Fortuna di Castelgomberto, hanno fatto il loro dovere, le gambe pure e le
specialità culinarie locali sono sempre state all'altezza delle
aspettative.
Chi
mi segue sa quanto ami la Toscana, abituata come sono ai panorama
veneti, alla “città diffusa” ad un “unicum” di case,
capannoni, fabbriche, centri storici, centri commerciali, semafori,
rotatorie.
La
Toscana no, non è così; è un territorio che per me ha ancora un
sapore selvaggio. Soprattutto la maremma, dove nel bosco puoi
raccogliere gli aculei degli istrici, dove puoi vedere asini ed altri
animali allo stato brado, dove, dopo chilometri e chilometri in bici,
sei premiato da stupendi scorci come la vista da Cala Violina o
dall'alto di Tirli su Castiglione della Pescaia, il mare, la palude.
Non
posso dire che è tutto oro quello che luccica; infatti ho trovato
meno ordine rispetto agli scorsi anni, come quasi se si stessero
trascurando particolari importanti: alcuni parapetti in zone
pericolose non erano stati sistemati e, a causa dei comportamenti
degli animali selvatici, è stato deciso di togliere i cestini delle
immondizie. Questo dovrebbe invitare gli escursionisti a portare a
casa i propri rifiuti, ma a giudicare dalla pulizia dei boschi non
sembrava così.
Ho
notato inoltre questa incongruenza nell'invito a porre le cicche
delle sigarette nei cestini per evitare possibili gravi incendi
boschivi. Ma dove se i cestini non ci sono più? Meno male che non
sono una fumatrice e quindi non devo confrontarmi con questa
evenienza.
Come
ogni anno non posso non ricordare i locali che mi sono piaciuti di
più e dove la sera, con la coscienza a posto grazie alle calorie
smaltite in bici, ci siamo intrippati un po' più del solito:
Rimane
primo in classifica il Poggetto a Tirli: è giunto ormai al 10 ^
anno e devo proprio dire che la cucina di Federica non si smentisce
mai e che dopo 10 anni di frequentazioni estive mi sento tra cari
consolidati amici. Ottimi i suoi piatti di tradizione familiare con
ricette gelosamente custodite. Riuscissi ad avere la ricetta dei
castagnini!
Secondo
posto: la Vecchia Torre sulla strada delle Collacchie a Pian d'Alma
in direzione Castiglione, a gestione familiare, dove la moglie di
Paolo, il proprietario, grande cacciatore, prepara secondo me, il
miglior caciucco della zona.
Terzo
posto, quest'anno riservato ad una new entry nel giro solito dei
locali frequentati: “Nel Buco” che si trova nel cuore "antico"
di Castiglione della Pescaia, in un vicoletto molto suggestivo. E'
veramente un buco, una trattoria piccola, ma molto accogliente. Due
ragazze sorridenti e gentili, Cinzia e Valentina ci hanno accolto,
assieme al nostro inseparabile cane. Ci hanno presentato un menu
scritto a mano, accompagnato da una dettagliatissima descrizione a voce di
ogni piatto.
Si tratta per lo più di piatti maremmani rivisitati con
cura e attenzione per la qualità serviti con simpaticissime
stoviglie in terracotta invetriata. Abbiamo provato alcuni piatti
apprezzandone i sapori semplici e sinceri, merito dello chef Dario.
Grande stupore poi ad un certo punto della serata quando la
proprietaria del locale ha smesso i panni della cameriera per
assumere quelli di una cantante provetta allietando gli ospiti con
brani musicali italiani ed una voce ben impostata e calda. Auguri
ragazze!
Per
quest'anno, purtroppo, la Toscana è archiviata; sono già rientrata
al lavoro e mi restano i ricordi di bei giri in bici e di ottimi
sapori, la voglia di provare a fare i sottoli in casa (mi sono già
attrezzata) e l'irrefrenabile desiderio di castagnini.
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